The Help


titolo originale The Help
nazione U.S.A.
anno 2011
regia Tate Taylor
genere Drammatico
durata 137 min.
distribuzione Disney Italia
cast E. Stone (Eugenia ‘Skeeter’ Phelan) • V. Davis (Aibileen Clark) • O. Spencer (Minny Jackson) • B. Howard (Hilly Holbrook) • J. Chastain (Celia Foote) • A. O’Reilly (Elizabeth Leefolt) • A. Janney (Charlotte Phelan) • C. Tyson (Constantine Jefferson) • M. Vogel (Johnny Foote) • S. Spacek (Missus Walters) • T. Riggs (Gretchen) • M. Steenburgen (Elain Stein) • N. Ellis (Henry) • D. Oyelowo (Preacher Green)
sceneggiatura T. Taylor
musiche T. Newman
fotografia S. Goldblatt
montaggio H. Winborne
uscita nelle sale 20 Gennaio 2012


Aibileen Clark, domestica afroamericana che ha passato la maggior parte della sua vita a crescere i figli dei bianchi, ha perso da poco tempo il suo unico figlio; Minny Jackson, altra domestica più volte licenziata per il suo carattere, si fa in quattro per mantenere la numerosa famiglia; Eugenia “Skeeter” Phelan, giovane ragazza bianca tornata in Mississippi dopo la laurea, anticonformista, pensa più alla carriera da giornalista che a mettere su famiglia. Le storie di queste tre donne si intrecciano quando Eugenia si mette in testa di scrivere un lbro che scuoterà la società di Jackson, divisa ancora tra bianchi e neri a causa delle tensioni razziali.


a cura di Serena Ganzarolli (voto 7/10)

The Help è uno di quei film che mostra tutte le contraddizioni del sogno americano, ma che allo stesso tempo ne è tenuto in vita. Lo spirito dell’american dream pulsa nelle vene della narrazione cinematografica, gli conferisce un ritmo unico che porta lo spettatore ad appassionarsi alla storia che lega una donna bianca, Eugenia ‘Skeeter’ Phelan, decisa a non dedicarsi alla ricerca di un marito ma a fare della scrittura il suo lavoro, e una nera, la coraggiosa cameriera Aibileen Clark, nel Mississippi razzista del Ku Klux Klan.

A legare queste due donne apparentemente così diverse c’è l’idea di Skeeter di scrivere un libro cui nessuno aveva mai pensato prima: un libro sulla vita delle cameriere nere che allevano i figli dei bianchi, di cui saranno poi, a loro volta, cameriere-schiave, o che in alternativa, dovranno abbandonare per allevare altri bambini cui non potranno mai affezionarsi per davvero, essendo considerate inferiori.
The Help è quindi la storia delle peripezie per scrivere e pubblicare un libro (era illegale, nello Stato del Mississippi, che neri e bianchi si incontrassero), ma anche la storia di tre emancipazioni: quella delle donne da un destino segnato dall’obbligo di prendersi cura della famiglia, che è quella di cui Skeeter si farà soggetto; quella dei neri, donne e uomini, dalla schiavitù mascherata da lavoro; e infine, quella delle donne nere, che foniscono un aiuto fondamentale per la crescita dei figli e la gestione della casa, ma contro le quali un potente apparato di donne e uomini razzisti si muove, nel tentativo di segregarle ancora di più.

The Help è un film che non parla di cose nuove; tuttavia c’è qualcosa di magico nel modo in cui il regista Tate Tylor, alle prese con la sua prima opera, sa miscelare gli ingredienti: profondità ed universalità del messaggio antirazzista inquadrato in un’ottica prettamente di genere nell’ambito del lavoro di cura, il tutto bilanciato dall’ironia che si porta con sé il maestoso personaggio di Minny, interpretato da una magnifica Octavia Spencer: è nella trama che il film si conferma come avvincente ed appassionante.
Inoltre, se è vero che questo non è un film nuovo nei contenuti, è utile per ricordare, soprattutto nel nostro Paese in cui centinaia di persone invisibili etichettate come extracomunitarie aiutano molte famiglie nel ruolo di badanti, colf e donne di servizio. E’, infatti, di invisibili che si fanno visibili e soggetti politici attraverso la narrazione e la scrittura, ciò di cui parla questa pellicola che riesce, nel mostrarne gli aspetti più beceri, a ridare dignità all’atmosfera di rivendicazione tipica del sogno americano.

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